Pietrelcina è un piccolo e pittoresco paese fatto da ampi viali, villette graziose, giardini ben curati, gli antichi segni delle sue remote origini, e dei luoghi che ricordano la nascita e la vita del Santo Frate.
Un`antica porta ricorda le origini baronali del paese, a lato l`arco della Madonna: tre maioliche raffiguranti con artistica ingenuità San Michele, l`Incoronata e Sant`Antonio.
In fondo, il “rione Castello” con le case secolari costruite con calce magra, pietra dura e greggia, poggiate sulla viva roccia dal caratteristico colore oscuro, anima del vecchio borgo, addossate le une alle altre e protette da porte assolate e scarnificate dalla pioggia, come le mani screpolate degli abitanti del quartiere, con vicoli e vicoletti, ripide discese, una piazzetta – il larghetto del Principe- ed un piccolo sagrato davanti alla chiesa di Sant`Anna.
In quest’ambiente contadino e profondamente cristiano vede la luce il 25 maggio 1887 Francesco, quarto figlio della famiglia di Grazio Forgione e di Maria Giuseppa De Nunzio. Francesco Forgione vive gli anni dell’adolescenza in quest’ambiente sereno e tranquillo che, lo segnerà in maniera straordinaria, distribuendo il suo tempo tra la chiesa, la casa e la campagna. I suoi genitori, come la gran parte dei compaesani, lavoravano la terra, curavano gli animali, respiravano quel mondo della campagna.
In quest’ambiente rurale emergono in maniera molto forte i valori fondamentali della solidarietà, dell’amicizia, del sacrificio, della famiglia. E qui è nato e torna a nascere ogni giorno Padre Pio; qui torna ad essere fanciullo, adolescente, giovane con l`orma dei suoi passi, che non svaniscono mai, perché le orme dei Santi non si cancellano.