Marianna Morante – Secondo appuntamento con la Preghiera del Cuore – Con il canto di invocazione allo Spirito Santo, l’assemblea riunita nella chiesa parrocchiale di Pietrelcina ha accolto la reliquia del guanto di Padre Pio portata da fra Giuseppe D’Onofrio, parroco di “Santa Maria degli Angeli”, Santuario diocesano di San Pio, dove giovedì scorso si è svolto il secondo incontro della “Preghiera del Cuore”, organizzato dall’Azione Cattolica e dalla Famiglia Francescana, con la presenza assidua del numeroso gruppo da Cerignola e le congregazioni delle suore Francescane Immacolatine e Fracescane dell’Immacolata.
A guidare i vari momenti dell’Adorazione Eucaristica è stato il vice parroco, fra Enzo Gaudio, che con le sue meditazioni profonde e coinvolgenti ha predisposto i convenuti per un incontro efficace con Gesù, presente nella sostanza del Pane, ripercorrendo quello che Padre Pio ha vissuto proprio in questa chiesa, pregando davanti al Tabernacolo. Quelle invocazione incessanti che il frate di Pietrelcina non mancava mai di fare a Gesù Eucaristia non solo gli hanno ‘infiammato’‘ il cuore di un amore sempre più grande verso Dio e i fratelli ma hanno operato nella sua vita un cambio di rotta, portandolo alla conquista di quei beni che solo il Signore può consegnare. Ogni in-versione, ogni conversione, ha un inizio molto concreto legato alle esperienze, ai vissuti che ciascuno di noi è chiamato a vivere. Tuttavia, una volta in cammino, è facile scoprire, come il Signore sia già presente nelle nostre vite, anche quando noi non siamo nella condizione di poterlo riconoscere. Ecco l’invito, sollecito, di fra Enzo durante tutta l’ora di Adorazione a scoprire e a prestar fede che questo incontro con Gesù è innanzitutto possibile e concreto.
Cristo è presente nel mondo come il cuore è nel corpo umano: c’è e pulsa e fa vivere, anche se l’uomo non se ne rende conto. Ma l’incontro con Cristo riguarda anche la dimensione comunitaria della nostra esperienza di fede. Tutti gli uomini di ogni luogo e di ogni tempo, sono uniti là dove emerge, in qualsiasi modo, anche se inconsapevolmente, il desiderio che l’umanità e il mondo hanno di Cristo. La ricerca della verità, l’aspirazione alla felicità, la lotta contro il male e la malvagità, la pratica del bene sono l’espressione del nostro desiderio di incontrare Cristo e la Chiesa è il luogo dove sostare, dove fermarsi per dare forma a questo desiderio, per abituarci e familiarizzare con Lui, per dare all’incontro con Lui tutto il suo spessore. E la Parola di Dio (Mc 13,1-11) proclamata da suor Rita e spiegata da fra Giuseppe ci racconta come avverrà questo incontro. Lo sconvolgimento del creato, annunciato da Gesù, la distruzione del Tempio, è l’inizio per la costruzione della nuova “Gerusalemme” ove tutti i popoli della terra saranno radunati come in un’unica grande famiglia. La Scrittura ci invita ad avere davanti agli occhi questo futuro verso cui siamo diretti. C’è la fatica quotidiana che ogni credente deve compiere per costruire il mondo nuovo che Gesù è venuto ad iniziare, ma Lui non manca di assicurare i suoi della sua protezione.
Il segno di questa fiducia che ciascuno deve porre in Gesù è stato simbolicamente rappresentato da un piccolo lumicino che ogni membro dell’assemblea ha acceso e posto idealmente in due cuori sistemati ai piedi dell’altare, affinchè Gesù possa concederci ogni tipo di grazia che contempli però sempre quel progetto d’amore scritto per ognuno di noi. È la ‘Preghiera del Cuore’ che fa dire a Padre Pio: «Il cuore di Gesù e il mio si fusero… La gioia in me era sì intensa e sì profonda, che più non mi potei contenere».
La Vergine Maria, che custodì nel suo cuore la Parola di Dio, ci sia Madre e Maestra nel conservare e testimoniare il dono inestimabile della fede.
In alto, alcuni momenti significativi dell’Adorazione Eucaristica.