In un clima di festa, nonostante la pioggia battente, Pietrelcina ha accolto ieri l’arrivo dell’Arcivescovo di Benevento, S. Ecc. Andrea Mugione, per celebrare la solenne Eucaristia in ricordo della ‘Prima Messa’ presieduta da Padre Pio il 14 agosto del 1910, nella chiesa parrocchiale di “S. Maria degli Angeli”. Presenti il Sindaco, D. Masone, e l’Amministrazione Comunale, le autorità civili e militari e la tutta la comunità cappuccina con il parroco di Pietrelcina, fr. Giuseppe D’Onofrio e il guardiano, fr. Marciano Guarino. Trasmessa in diretta TV su TeleRadio Padre Pio con gli interventi di fr. Enzo Gaudio e Marianna Morante.
L’Arcivescovo durante l’omelia ha ribadito l’importanza del sacerdozio e di quelle caratteristiche essenziali e perenni che in Padre Pio si sono realizzate in modo eccellenti. Certo, esso propone anche nuove prospettive e nuove forme di testimonianza, più adatte alla mentalità dei nostri tempi. Ma sarebbe un grave errore se, per una mal orientata spinta al rinnovamento, il sacerdote dimenticasse quei valori fondamentali. Un aspetto essenziale del sacro ministero, e ravvisabile nella vita di Padre Pio, è l’offerta che il sacerdote fa di se stesso, in Cristo e con Cristo, come vittima di espiazione e di riparazione per i peccati degli uomini.
E nessun istante della giornata di Padre Pio poteva aiutare a cogliere, più della Santa Messa, il senso della sua missione sacerdotale, l’essenza della sua dimensione spirituale e mistica.
La Messa di Padre Pio è stata sempre un sublime tempo di grazia in cui amore e condivisione si univano, si confondevano, si dileguavano nell’offerta pura e Santa del Sacrificio eucaristico.
Pur essendo la prima di una serie ininterrotta di celebrazioni eucaristiche, quella celebrata nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli seppe regalare, al popolo di Pietrelcina, un’emozione irripetibile, straordinaria, ma in fondo, tutta la sua vita sarà una lunga, santissima Messa, nella quale si è sciolto d’amore e nell’amore, per Dio e per i fratelli.
E in questo 103° anniversario per la prima messa di Padre Pio si è aggiunta una felice ricorrenza per una coppia di sposi pietrelcinesi che hanno festeggiato il loro 25° di matrimonio insieme con le figlie. L’Arcivescovo ha benedetto la loro unione.
Al termine della Santa Messa sono stati distribuiti i cosiddetti ‘Raffiuoli’, che venivano preparati duranti i matrimoni per festeggiare la coppia che andava a formare la nuova famiglia pietrelcinese. E poiché il sacerdozio ha una dimensione sponsale: cioè significa immedesimarsi con il cuore di Cristo Sposo, che dà la vita per la Chiesa sua sposa (cfr Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 24), la mamma di Padre Pio pur non sapendo nulla di teologia pensò bene di preparare questi biscotti anche per il proprio figlio che era diventato lo sposo più felice della Chiesa, sposa di Cristo.
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