Marianna Morante – Il Vicario generale del Papa a Pietrelcina – S. Eminenza Angelo Comastri, ha presenziato la venticinquesima edizione della rappresentazione ‘Presepe Vivente’ tenutasi a Pietrelcina lo scorso dicembre. Una manifestazione ideata in occasione del centenario della nascita di Padre Pio, nel 1987, dalle due associazioni cattoliche di allora, la Gioventù Francescana e l’Azione Cattolica.
Ogni anno migliaia di persone, nelle tre serate di dicembre 27-28-29, ripercorrono l’antico borgo di Pietrelcina, il rione Castello, dove il 25 maggio del 1887 nacque Padre Pio. Un’ambientazione architettonica che naturalmente si presta ad essere trasformata in una piccola Betlemme e che grazie al Comitato presieduto da Francesco Paradiso si anima di personaggi, di attività e mestieri tipici dell’epoca. La Natività poi catalizza tutta la ricostruzione scenica perché si svolge proprio nel vano sottostante la casa natale di Padre Pio e precisamente in quella che fu la stalla della famiglia Forgione.
Ad accogliere per primi il Cardinale per questa ricorrenza speciale sono stati il Guardiano del Convento dei frati cappuccini, fr. Marciano Guarino e il Parroco – Rettore di ‘Santa Maria degli Angeli’, fr. Giuseppe D’Onofrio, con l’intera fraternità. Dopo un breve momento di preghiera nella chiesa conventuale dedicata alla ‘Sacra Famiglia’, l’Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano è stato ricevuto in Municipio, dal Sindaco Domenico Masone, unitamente all’intero Consiglio comunale e alle autorità militari e civili.
Accorate le parole di benvenuto del primo cittadino con l’esortazione alla eventuale possibilità di poter avere a Pietrelcina quanto prima la visita di Sua Santità. In merito il Cardinale ha affermato la notoria devozione che l’attuale Sommo Pontefice ha per Padre Pio e che lo porterà a valutare la possibilità di inserire nel programma del 2012 una visita nel paese natale del frate stigmatizzato.
Firmando il registro degli ospiti illustri del Comune di Pietrelcina il Vicario del Papa ha scritto: “Padre Pio pregava così: ‘Maria Madre di Gesù, conducimi con Te a Betlemme’. Oggi potrebbe certamente pregare così: ‘Maria, riportami a Pietrelcina perché è diventata una nuova Betlemme’. Con affetto benedicente e con grande ammirazione”.
Prima della visita al ‘Presepe Vivente’ il Cardinale Comastri ha presieduto la solenne Eucaristia nella chiesa parrocchiale, allo stesso altare dove Padre Pio ha officiato la sua prima messa nel 1910. Presente il teologo dell’Arcidiocesi di Benevento, Don Francesco Piazza, docente di Etica Sociale all’Università del Sannio.
Nell’omelia Sua Eminenza ha evidenziato due indicazioni importanti che ci vengono da Betlemme. La prima è la povertà. L’altra lezione consegnataci da Dio è l’umiltà. “È paradossale che il Creatore del mondo sia umile e le creature siano così orgogliose. Se vogliamo incontrare Dio non c’è altra strada al di fuori della strada dell’umiltà…Umiltà è uguale a bontà…
La bontà ha vinto. Ma chi di noi crede fino in fondo che sia la bontà a vincere. Per questo talvolta ci comportiamo con cattiveria inaudita pensando di difenderci. Pensiamo a Padre Pio, quante difficoltà e incomprensioni ha subito, eppure non ha mai avuto una parola di lamento e tanto meno di imprecazione. Ha sopportato tutto con umiltà. Ha risposto con la bontà e oggi Padre Pio ha vinto. È un gigante della santità, vero figlio di Betlemme. Oggi nel mondo manca la santità, manca il vangelo vissuto e noi siamo chiamati a seminare più vangelo. Come farlo? L’insegnamento ci viene dalla grotta di Betlemme”.
Al termine della Santa Messa il Cardinale accompagnato dai frati cappuccini e dal Sindaco si è diretto verso Porta Madonnella, che segna l’inizio del percorso per la visita del Presepe Vivente, tagliando il nastro inaugurale con il Prefetto e il Questore di Benevento ed il vicario provinciale dei Cappuccini di Foggia, fr. Francesco Langi.
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In alto, alcuni momenti della visita del Cardinale A. Comastri in occasione del 25° anniversario del Presepe Vivente
