Gesù Eucaristia tra le case di Pietrelcina

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Marianna Morante – Arte, fede, tradizione e folklore si fondono e prendono forma nel paese di Padre Pio per l’annuale festività del Corpus Domini – È sempre stata tradizione addobbare con fiori, altarini, lenzuola e coperte il percorso della processione. 

 

 

Dai petali gettati alla rinfusa sul selciato si è passati alla realizzazione di un tappeto di fiori sistemati ad arte sul piazzale del Convento dei frati Cappuccini seguendo un disegno a tema eucaristico. Da oltre venti anni i ragazzi della Gioventù Francescana creano un particolare affresco per terra, dove passa il sacerdote che porta il Santissimo. La processione si svolge per tutto il paese con tante piccole soste presso gli altarini realizzati nei vari rioni. Una preghiera e la benedizione per il quartiere e per quanti si sono adoperati a realizzarli con cura e dedizione.

La Solennità del Corpus Domini chiude il ciclo delle feste di Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia. La festività fu istituita grazie ad una suora di Liegi che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell’Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Qualche anno dopo, nel 1263, un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa e nello spezzare l’ostia consacrata, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. Dall’ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina. Venuto a conoscenza dell’accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità. La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Attualmente si svolge la domenica successiva. Desta curiosità per chi non è addentro alla religione cattolica l’uso di un ombrellino portato dal Sindaco della città durante la processione. Quando Gesù Sacramentato entrava nelle case, anticamente, si apriva un ombrello per segnalarne l’ingresso e la presenza. Così, oggi, l’ombrello d’onore si apre ad indicare la visita resa alla città da Cristo Eucaristia nell’Ostia esposta, viva memoria della Fede. È anche il riconoscimento tra Chiesa e Stato dell’esercizio dei rispettivi poteri. Alla cerimonia, infatti, hanno preso parte tutte le autorità locali, civili e militari. Cristo vuole abitare nei luoghi dove viviamo perché la vita umana senza Dio è un fallimento. Diamo cittadinanza a Cristo.

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In alto, alcuni flash fotografici della solenne processione del Corpus Domini

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