Davanti al presepe, Padre Pio contemplava, con semplicità di fede, il “Dio pargoletto”, che “nel cuore della notte, nella stagione più rigida, nella più gelida grotta, più abitazione di armenti che di umana creatura, veniva alla luce nella pienezza dei tempi”. Avrebbe voluto condurre il mondo intero davanti a quella grotta “per invogliarci ad amare la povertà e preferire la compagnia dei piccoli e dei semplici a quella dei grandi del mondo!”. Il celeste Bambino “tutto mansuetudine e dolcezza”, col suo esempio vuole infondere le sue virtù nel cuore degli uomini, “affinché nel mondo dilaniato e sconvolto sorga un’era di pace e di amore”. Seguiamo l’invito di Padre Pio e accogliamo con cuore pieno di gioia il Dio umanato per la nostra salvezza.
Auguri dai Frati Cappuccini di Pietrelcina
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